Eccovi la guida per risolvere il problema della perdita di fibre del pianale cappelliera.
Materiale necessario: resina epossidica (400g circa) , pennello, guanti e un bicchiere di plastica
Tempo di realizzazione: un’ora e mezza circa di lavoro / 24 ore per rimettere il pianale in macchina
Fondamentale l’uso di resina epossidica, non utilizzate altre resine tipo poliestere, vinilestere, ecc. andrebbero bene uguale ma hanno un difetto, puzzano, anche dopo parecchi giorni e nell’auto resterebbe sempre l’odore.
Iniziamo togliendo i vari gommini e le corde presenti nel pianale
Prepariamo la resina, le resine epossidiche sono bicomponenti, facciamo attenzione a seguire attentamente la percentuale di miscelazione indicata nella confezione, fare attenzione anche a che cosa si riferisce la percentuale, può essere sul peso o sul volume, NON confondere le due cose. Per il peso basta una bilancia, per il volume serve una siringona graduata. Se sbagliamo la miscela rischiamo di compromettere la catalizzazione, esempio, la resina potrebbe rimanere appiccicosa e non indurire con il risultato che avremo rovinato il nostro pianale. Il contenitore utilizzato può essere di vetro, plastica, alluminio, cristallo, oro, quello che vi pare, ma NON utilizzare quei bicchierini di plastica finissima bianca. E considerate che finito il lavoro lo buttate
Misceliamo bene i due componenti per almeno un minuto fino ad ottenere una perfetta unione tra resina e catalizzatore.
Il tempo di catalizzazione della resina varia in base alla temperatura di utilizzo, alcuni consigli: non applicare la resina esposti direttamente al sole, temperatura ambiente di lavoro da 10°c a 25°C, si può lavorare anche a temperature maggiori ma bisogna essere rapidi nell’applicazione prima che la resina diventi gelatinosa. Non tenere il bicchiere nel palmo della mano ma tenerlo con le dita, la temperatura della mano accelera la catalizzazione. Comunque la resina epossidica da molto tempo per la lavorazione a differenza delle altre che sono rapide, altro motivo per il quale non vanno bene.
Se non si è sicuri del tempo che impieghiamo per l’applicazione vi consiglio di preparare la resina in 2 o 3 volte, ma attenzione, in tal caso usiamo un bicchiere e un pennello nuovi.
Adesso possiamo applicare la resina al pianale, il pennello non deve essere sovraccarico, inzuppare solo la punta (vedi linea blu nella foto). Il movimento del pennello non deve essere a pennellata come quando si pittura ma deve essere verticale a colpetti con la punta delle setole, questo serve per facilitare la penetrazione della resina nelle fibre.
Una volta completata l’applicazione dobbiamo attendere da 12 a 24h per avere la totale catalizzazione della resina, il tempo varia in base alla temperatura ambiente.
Ad essicazione avvenuta dobbiamo pulire superficialmente l’area lavorata, si può usare una spugna per le pentole (quella con il lato abrasivo) o della carta abrasiva. La carta abrasiva (grana fine o al max madia) rende la superficie più liscia ma la sbianca rendendola poco estetica, la spugna leva le fibre rimaste tipo peluria.
Il lavoro è terminato.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, per chiarimenti sono a vostra disposizione, se non sapete dove reperire la resina contattatemi pure